Un semplice test per misurare se l’acqua che si beve è pura o contaminata Utile senz’altro in diverse situazioni; magari in viaggio se non si è sicuri che l’acqua che si sta per bere sia potabile, ma anche per controllare l’acqua che esce dal rubinetto o dal pozzo di casa.
È una semplice strisciolina di carta che, impregnata con nanotubi di carbonio è in grado di rilevare una tossina prodotta da alghe e batteri nell’acqua potabile. L’hanno creata gli ingegneri dell’Università del Michigan per un progetto a livello mondiale che ha coinvolto anche la Cina. Sta comodamente in tasca e si presenta come un semplice ed economico test per stabilire se l’acqua è stata contaminata o meno dalla microcistina-LR, una sostanza secreta dai ciano-batteri o alghe blu-verdi.
Il tutto si esegue velocemente – ben 28 volte di più che non i test classici, più complicati – e in tutta sicurezza. Secondo il dr. Nicholas Kotov, professore dei dipartimenti di Ingegneria Chimica, Ingegneria Biomedica e Scienza dei Materiali e Ingegneria, con il nuovo test che ha le dimensioni di un test di gravidanza da fare in casa, si potranno avere i risultati in soli 12 minuti.
«La sicurezza dell’acqua potabile è una questione di vitale importanza in molti paesi in via di sviluppo e in molte parti degli Stati Uniti. Abbiamo sviluppato una tecnologia semplice ed economico per rilevare le tossine» ha dichiarato Kotov.
Il test è rapido e semplice, ma ha un nome lungo e porta con sé un nome complicato: “Simple, Rapid, Sensitive and Versatile SWNT-Paper Sensor for Environmental Toxin Detection Competitive with ELISA”.